giovedì 19 gennaio 2012

Cavatelli con Cozze e Cime di Rapa.

 "Buon sangue (barese) non mente!"
La mia famiglia mangerebbe orecchiette con cime di rapa da dicembre a febbraio senza stancarsi mai ma io proprio non ce la faccio! 
E così avevo deciso di depennare questo piatto tipico pugliese dalla mia personalissima lista dei cibi commestibili...
Poi... questa mattina mentre cercavo ispirazione per il pranzo, tra i ripiani del frigorifero ho trovato delle cimette verdi davvero belle e mi è venuta l'idea: perchè non unire due ingredienti della tradizione barese e tentare un compromesso con i divoratori di ortaggi?!
Ecco a voi il mio esperimento!




Ingredienti per 5 persone:
  • Cime di rapa, 300 gr;
  • Cozze, 500 gr;
  • Cavatelli freschi, 500 gr;
  • Acciughe, 2 filetti;
  • Pomodori Pachino, 8;
  • Olio evo, 5 cucchiai;
  • Aglio, 1 spicchio;
  • Peperoncino, 1/2;
  • Sale q.b.
  • Acqua, 1/2 bicchiere.


 Lavare, raschiare bene ed aprire le cozze, staccando con delicatezza il mollusco dalle valve. Eliminare le altre valve. Filtrare la loro acqua e metterla da parte.
 In una casseruola rosolare l'aglio con l'olio, il peperoncino e i filetti di acciuga. 
 Quando le acciughe sono disfatte, togliere l'aglio e la parte esterna del peperoncino.
 Aggiungere le cime di rapa, i pomodorini tagliati a metà, il 1/2 bicchiere d'acqua, il sale e l'acqua delle cozze. Mescolare, coprire e far cuocere per una decina di minuti.
 Frullare 1/3 delle cime di rapa con il sughetto che si è formato nella casseruola.
Unire al condimento le verdure frullate e le cozze.
 Aggiustare di sale e continuare la cottura fino a quando i militi risultano cotti (pochissimi minuti!).
 Lessare i cavatelli freschi in abbondante acqua salata. Quando risultano al dente, con l'ausilio di una schiumarola, trasferirli nella padella e continuare la cottura.
 Per evitare che si asciughino troppo, unire a piccole dosi l'acqua di cottura della pasta.

Consigli:
Mondare le cime di rapa richiede esperienza!
Eliminare le foglie esterne e praticare un profondo taglio a croce sulla parte più dura del gambo per favorirne la cottura.
Per le nostre ricette useremo soltanto i germogli ed alcune delle foglioline interne che risultano più tenere.


Trucchi:
Frullare una parte delle verdure vi eviterà il rischio di servire un primo acquoso che, oltre a far assomigliare la vostra pasta ad una minestra, risulterebbe poco piacevole al palato.
 
"Risottare" la pasta, terminando la cottura in padella, le permette di assorbire in parte il condimento, risultando decisamente più saporita.

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